Andre Agassi: il tennista carino che gioca a tennis per benino

Pubblicato da Giovanni Carnaroli


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Andre Agassi, lo jankeee che ha dovuto giocare a tennis per forza! Lo ha detto lui, nel libro! – ho odiato il tennis, non mi piaceva, mio padre me lo ha imposto!-

Che strana la vita, con la lettura del libro di Agassi ho scoperto che la vita è davvero sorprendente! Niente è mai scontato, tutto è vero ma anche il contrario nella vita, pure la matematica, la statistica ma anche la letteratura e la poesia che ci parlano di “amorosi sensi” di foscoliana memoria non ci aiutano a capire quanto profondo sia l’oceano dell’umanitá, pieno di correnti (leggi sfumature) e di contraddizioni, di sorprendenti formulazioni e di magiche performance!

Vengo a sapere, per esempio, che esistono tante tipologie di padre-padrone: quello che considera i familiari suoi vassalli, essendo lui feudatario, esiste il Pater familias delle famiglie patriarcali, esiste poi il padre che manda i figli a lavorare magari nelle discariche come avviene nel Congo o magari nelle miniere come accade in Venezuela e poi, come è accaduto ad Andre Agassi, ad impugnare un manico no di scopa ma di racchetta e a giocare a tennis! È lui ci ha giocato a tennis poi!

Il nome

Intanto le iniziali del nome e del cognome A.A non cercasi ma Andre Agassi! Curioso giá nel titolo questa persona mostra subito una peculiarità: la singolarità di quel nome e cognome, perfetto nella pronuncia, non troppo corto ma neanche troppo lungo, tipo Dolgopolov, che addolora la bocca per pronunciarlo e impegna l’attenzione per la giusta pronuncia!

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Invece Andre Agassi è perfetto, musicale, suona veloce e musicale e la bocca è contenta di dare ospitalità al tal nome! Una pronuncia rapida che non affatica la bocca e neanche la lingua ed è in linea con il personaggio!

Se non avesse fatto il tennista

Quel viso abitato perennemente dal sorriso, illuminato da uno sguardo che cattura, lo hanno fatto un po’ il tennista jankeee splendido splendente della celebre canzone della Rettore Donatella! Con quel sorriso da “Ridolini” stampato nella buona e nella cattiva sorte (si, perchè anche quando era disgustato aveva quella espressione della bocca che mostrava i denti e sembrava che sorridesse magari era invece arrabbiatissimo!) con un viso da bambino birichino non avrebbe potuto fare il cherichetto perchè si sarebbe fregato le ostie del prete, non avrebbe potuto fare l’operaio in alto su una impalcatura ad imbiancare un muro, sarebbe stato sprecato!

Non avrebbe potuto fare il filosofo, ve lo immaginate a studiare Kant nella Critica della ragione; non avrebbe potuto fare il minatore sotto terra un viso così splendido splendente sarebbe stato oscurato; non avrebbe potuto fare il pilota di aereo perchė lui sta già sulle nuvole e non gli serve l’aereo per vedere le nuvole; non avrebbe potuto fare che il tennista, suo padre l’aveva capito e perciò l’ha fatto tennista!

Lui avrebbe potuto fare solo il tennista “sui generis”, eccentrico, fantasioso e meraviglioso con le sue ubriacanti sbracciate e con le sue accelerazioni che facevano viaggiare la palla in modo veloce, quasi fulminanti erano i suoi colpi per quanto ti aspettassi tanto poi quello che Andre riusciva a fare nel fraseggio con la variazione della velocità e con il cambio delle trattorie riusciva sempre a stupirti al massimo grado!

Agassi e i capelli da angelo

Lui è un giocatore dalla corporatura molto regolare, l’altezza è giusta per questo gioco, il corpo è proporzionato, tronco e braccia nonchè gambe formano un formidabile insieme che prende il nome complessivo di corpo ideale per il tennis! Infatti lui è rapidissimo di braccia e di gambe, il viso assomiglia a quello di Brad Pitt, da giovani si somigliavano!

Hanno un viso davvero bello, non una bellezza sfacciata ma classica, alla greca, nel senso di equilibrio delle forme, in quel senso! Lì tutto è proporzionato e ben posizionato anche nelle dimensioni! Tutto così carino, bellino e perfettino che lascia invidiosi e stupefatti gli altri!I capelli sono come quelli di un angelo, se gli angeli hanno i capelli, sicuramente ce li hanno così!

Magari poi un giorno, spero lontano, mi accorgerò che gli angeli hanno le ali e non i capelli, boh, vallo a sapere! Ma da vivo mi piace immaginare gli angeli con i capelli di Agassi e di poter pensare ad Agassi come ad un angelo che gioca a tennis!

Lui magari non avrà le ali ma è rapido come un angelo con i suoi piedi! “Aveva i capei a l’aura sparsi” diceva Petrarca a proposito di Laura nel “Rerum vulgarium frammenta”. Ecco, se Petrarca avesse visto Andre avrebbe detto questo anche di lui! Si, i capelli molto abbondanti, strabordanti direi, e dietro, la processione dei capelli d’oro, di un biondo grano che terminavano solo dopo aver adornato anche il collo e formavano una sorta di buffa coda di cavallo!

E davanti la fascia litigava con tutti quei capelli color dell’oro che si erano riuniti sindacalmente in ciuffi che fuoriuscivano prepotentemente dalla fascia che si sentiva sconfitta in questa singolar tenzone tra ciuffo e fascia!

Il viso perfetto

La fronte completamente occupata da fascia e ciuffi di color oro praticamente non aveva cittadinanza, nel senso che l’occhio non perdeva neppure il tempo di cercarla in quel viso così ben abitato da due occhi vividi, freschi che parevan brillare come gioielli in uno scrigno!

E le sopracciglia di un curioso colore scuro che evidenziavano ancor di più quegli occhi con guarnizioni di ciglia di color biondo chiaro. Il naso lì nel centro del viso risultava perfetto, di una perfezione assoluta, il setto nasale assolutamente diritto come una autostrada, la parte finale del setto nasale era composto da una forma di capanna da vip, non pensavi mai a guardarla alla capanna dello zio Tom d’America! Eppoi i due fori nasali erano uguali e perfetti per la respirazione.

La bocca ben fatta era abitata da una dentatura meravigliosa, i denti erano bellissimi, regolari, non sembravano dadi e neanche scogli erosi ma neppure finti! Erano giustapposti lì per quella bocca che stava in quel viso!

Le guance erano un naturale rivestimento, per niente paffute o adipose che insalcicciano il viso appesantendolo e alterando così tutto quell’equilibrio delle forme! Il tronco, le braccia e le gambe sono molto reattive e muscolose ma non lo rendevano un fisico quadrato, eppure si sapeva della sua grande preparazione fisica costruita con grande fatica e professionalità!

Un grande fisico

Si racconta che il suo allenatore Brad Gilbert, quando lo osservava allenarsi, soffriva lui a vederlo fare quell’allenamento con una intensità spasmodica, ipercinetica, massacrante ma che rendeva il fisico tarato alle sollecitazione nervose e da affaticamento che richiedevano i combattimenti. Si, combattimenti, perchè giocare tre su cinque set sul cemento lì c’è il combattimento, non una semplice gara!

Ma questo gran lavoro fisico non ha deformato il suo fisico che si manteneva in linea con quello dell’angelo! Aveva una camminata sempre accentuata, di chi sembra portare un peso e non vede l’ora di arrivare a destinazione per liberarsene! Una camminata fatta di passetti brevi ma fitti fitti, che lo trasportavano veloce sulla pallina e arrivando così in anticipo poi poteva scegliere cosa fare! Non aveva una posa da filosofo che fa tattica, quando sbagliava voleva subito rigiocare per fare il punto!

Il gioco di Agassi

Amava fare non discutere! Lui ha vinto tanto quando il panorama tennistico era affollato da McEnroe, Connors, Lendl e Sampras! E lui ha avuto il suo spazio, questo vuol dire che è stato un fuoriclasse speciale, fantasia ed estro, come piace a me! Secondo me nel campo femminile il suo tennis d’anticipo è stato portato da Monica Seles! Poi lei fu fermata da quell’accoltellamento in un cambio campo in Germania! Ritornò a giocare ma quell’episodio lasciò i segni per sempre!

Leggero, agile e veloce non volava perché non era un angelo e non aveva le ali, ma assomigliava molto all’angelo per la sua velocità di piedi e per la rapidità di braccia che lo portavano a giocare dentro il campo sempre d’anticipo! Lui ha cambiato il tennis, giocava come se stesse su un tavolino da Ping pong, sempre dentro il campo e anche al volo faceva la ‘sbracciata’ alla Agassi!

Non una volee ma una sbracciata, sempre per anticipare la palla! Ma si può dire che lui è stato un uomo che ha sempre avuto a che fare con l’anticipo, pure la camminata era anticipata! Faceva passetti piccoli piccoli ma numerosi, e dopo uno scambio camminava a modo suo, d’anticipo anche lì, camminava anticipato, sembrava che non vedesse l’ora di incominciare lo scambio per vincerlo!

Non vedeva l’ora di giocare lo scambio che assumeva un ritmo molto anticipato e sostenuto! Quando serviva era veloce, sbrigativo, se penso a tutte le mosse che deve fare Nadal prima di battere o alle 9 o 10 volte che batte a terra la pallina Djokovic prima di seguire la battuta, sembra che parliamo di un altro sport!

Anche Nadal era uno che faceva tanto allenamento, ma tutto quel lavoro lo si vedeva nel suo fisico, aveva due braccia pazzesche, sembravano appartenere ad un pesista bulgaro, poi il tronco era robusto e chiaramente palestrato, lecitamente abitato da muscoli così torniti che mettevano in risalto e confinavan in periferia le venature possenti ed impressionanti!

Vita privata: primo matrimono

Lui, Andre, continuava ad avere un fisico da ballerino, lui lo potevi vedere in smoking nero ballare al ballo delle debuttanti con le amazzoni a Vienna! Longilineo, sottile, elegante, con quel bief che fa tanto cavalliere! Ha avuto una vita molto intensa dal punto di vista sportivo ma anche per quel che riguarda la vita privata che spesso è diventata gossip!

Alludo al periodo quando sposò la modella e l’attrice Brooke Shields, cominciò a frequentare il mondo delle star e dei vip e si allontanò dal mondo dello sport e così precipitò al 141 posto della classifica mondiale! Ma tutta la sua vita è come un film, nascere a Las Vegas, sembra una cosa surreale, si perchè Las Vegas è una città finta, in mezzo al deserto, lì non c’è una attività umana che non si lega al vizio o al divertimento!

Il divertissement abita a Las Vegas, l’engagement è fuggito da un pezzo, se mai c’è stato a La Vegas! L’arte, la cultura e il bon ton hanno fatto le valigie da un pezzo li c’è posto per le americanate, per i coatti, per le esagerazioni che fanno a lotta con il garbo e la misura degli atteggiamenti e dell’operare! Il kitch è la regola, li c’è il gioco d’azzardo, mi sembra che abbiano ricostruito anche una parte di Venezia con i canali e le gondole!

Vi immaginate una Venezia finta a Las Vegas? A. Loro piace! A me piace la Venezia originale, sarò strano ma voglio morire strano! Con il fallimento del matrimonio poi Andre si riavvicina al mondo del tennis e ricomincia dai challenger, che vince uno dopo l’altro, fino ad arrivare al suo giusto proscenio da campione! Torna tennista e torna il campione, si perchè Agassi è campione dentro e fuori!

La rivalità con Sampras

È famosa la sua rivalità durante gli anni novanta con Sampras: entrambi sono riusciti a diventare numero 1 del mondo (Sampras per 286 settimane, Agassi per 101). Entrambi hanno vinto i più importanti tornei: 17 grandi slam Sampras, 8 Agassi; Master series: 17 Agassi e 11 Sampras! Nei confronti diretti tra Sampras e Agassi ha prevalso Sampras per 24-14.

La sua storia l’ha raccontata lui in un libro, il padre era iraniano, tale Emanuel Aghasi di origini armene e assire. Era un pugile e ha partecipato alle Olimpiadi di boxe per l’Iran! Ha sposato un’americana e si stabilì a Las Vegas, ebbe 4 figli! Siccome aveva una grande passione, oltre alla boxe, ed era il tennis, mise una racchetta in mano ad Andre all’età di 2 anni! Poi da ragazzo lo mandò all’accademia di Nick Bollettieri! Lì Agassi divenne Agassi!

L’amore con Graf

Sportivo ed educato, un po’ americano nelle pose ma sostanzialmente genuino! Questo deve esserle piaciuto di Andre, vero Stefy? Quando si sono messi insieme il mondo è rimasto stupefatto! Ma come fanno due persone così diverse a trovare punti di contatto! Eh già, direbbe Vasco Rossi. Eh già ma parliamo della vita degli umani che restano tali anche differenziati dalla geografia e dai paralleli e dai meridiani: nella vita tutto è possibile, spesso gli opposti si attraggono, il grigio è solo una variazione del nero, ma può essere anche una variazione del bianco!

Nella vita non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace! “De gustibus” direbbero i latini! Era un Americano ma sopratutto era Agassi, l’angolo biondo che si è preso cura della tedeschina “appuntita” come una lama di coltello, la tedeschina che rasoiava con il suo back di rovescio, la tedeschina che sembrava così fragile ma che era così appuntita e come la toccavi restavi punto o ferito, vero avversarie della Graf?

agassi graf

Si sono piaciuti, nonostante la geografia li avesse così tanto distanziati, si sono piaciuti per quel comune sentire sportivo, per quel comune essere civile ed umano, si sono piaciuti per quel gusto della legalitá, della giustizia e della solidarietà!

Uno jankeee speciale ed una tedeschina così affilata si sono poi sposati e vivono felici e appagati! Il tennis è stato il cemento che li ha fatti conoscere ma poi c’è stata una condivisione di valori che colorano la vita, questi hanno cementato la loro unione!

Quando riprese a giocare si innamorò di Stefy Graf, la tedesca campionessa di tennis, tedesca! Fu anche grazie a lei che Agassi abbandonò la mondanità e tornò a fare lo sportivo cioè il tennista campione! Della serie – chi va con la campionessa impara a tornare campione! –

Si narra che quando Andre presentò la fidanzata tedesca Graf al padre, lui cominciò a insistere che avrebbe dovuto impegnarsi di più nell’imparare anche il rovescio un po’ più piatto o in top chè così avrebbe potuto vincere ancor di più! Si narra che lei se la prese molto per questa osservazione del padre e decise di non farli più incontrare per non minare la loro relazione!

Fu un matrimonio molto discusso, tutti dicevano :”Ma che ci fa una tedesca con uno jankeee a Las Vegas?”. Tutti possono immaginare la differenza tra Agassi, americano fino al midollo e la tedesca, notoriamente misurata ed circostanziata rispetto al fenomeno popolarità, mondanità e quant’altro!

Ma la vita non è interpretabile così in maniera semplificatoria, non è facile comporre un puzzle perfetto! Nè la logica e il buon senso possono aiutare più di tanto! Io sono stato in Germania, le città sono ordinate, efficienti, la gente è disciplinata, le scolaresche camminano che sembran che marcino come i militari! Le regole sono rispettate e c’è una grande civiltá esibita nei fatti e nei comportamenti! Un paese che ha saputo mondarsi dal cancro del nazismo che li è nato e che li è morto per sempre! Li hanno avuto il coraggio di fare i conti fino alla fine con la storia! Se fai anche per scherzo il saluto nazista vai in carcere!

Non è come in Italia, qui alcuni parlamentari ogni tanto si mostrano soddisfatti nell’eseguire il saluto fascista nefasto e schifoso che ha portato alla morte milioni di giovani che per colpa della guerra non hanno conosciuto magari neanche l’amore! Non si scherza con i valori, con la vita! Comunque è stata una unione molto felice, ora la coppia ha due figli, vivono felici e fanno tanta beneficenza!

Addirittura tutte e due hanno messo su una istituzione che accoglie i bambini poveri che non hanno sostentamento sufficiente per poter avere un’istruzione con cui intraprendere una vita corrispettiva alle proprie attitudini! Qui questi ragazzi studiano, provano a conoscere le arti, la pittura, le arti manuali per il vivere in modo pratico e poi anche l’ambito sportivo viene esperito tra cui anche il tennis ma non solo l il tennis! È una cosa meravigliosa! Questo ragazzone, per me è sempre un ragazzo, che vi ho raccontato assomigliare ad un angelo, si comporta anche da Angelo! Io, se fossi un angelo comincerei a preoccuparmi!

Con tanto rispetto, Andre! Non avrai le ali ma hai tanta umanità che ti fa volare sempre sopra le miserie del mondo e dell’egoismo imperante!

Ciao, Angelo ” de facto”!

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