Federico Arnaboldi: le Vittorie sono il frutto del Lavoro Quotidiano!

Pubblicato da Fare Tennis


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Federico Arnaboldi, 16 anni e fresco vincitore della 52esima edizione del torneo Avvenire di Milano, e’ stato intervistato in esclusiva per noi di Fare Tennis. Speriamo sia un talento italiano che cresca nel tempo e che ci possa regalare tante soddisfazioni in futuro, quelle che mancano da tempo al tennis italiano!

Ecco l’intervista integrale a Federico Arnaboldi:

Salve Federico, presentati al pubblico di Fare Tennis..

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Ciao a tutti, sono Federico Arnaboldi, ho sedici anni e vivo a Cantù in provincia di Como. Gioco a tennis da quando avevo 4 anni. Ho iniziato con il maestro Giorgio Mezzanziani a Cantù e mi alleno da quattro anni al Quanta Club di Milano con Barbara Rossi e Maurizio Riva.
Adesso sono tesserato al tennis club Ambrosiano

Qual é il fondamentale che reputi di un tuo punto di forza? Perché?

Penso di non avere un colpo nettamente più forte dell’altro. Mi piace giocare molto verso le rete e mi reputo un giocatore offensivo. Il mio colpo preferito è il diritto perché riesco a fare tanti punti anche quando mi sposto dalla parte del rovescio.
Mi piace giocare anche servizio e diritto ma anche con il rovescio riesco a spingere e manovrare il punto.

A quale Campione di questo sport ti ispiri maggiormente?

Il mio giocatore preferito è mio cugino Andrea Arnaboldi. Mi piace Rafa Nadal per la tenacia e l’atteggiamento che mette sempre in campo ogni partita, così come è fortissimo Novak Djokovic. Ma di mio cugino apprezzo, oltre al talento, il tipo di gioco: viene spesso a rete, fa serve and volley, con tante variazioni che anche io cerco di mettere in pratica.

Qual é invece il colpo che senti meno sicuro rispetto al restante?

Non ho un colpo meno sicuro di un altro. Il colpo su cui lavoro maggiormente è il servizio perché voglio ottenere un servizio potente ma anche preciso perché ritengo che sia molto importante.

Quale momento della tua giovane carriera non dimenticherai mai? Raccontaci le tue sensazioni.

Sicuramente il successo più bello che ho ottenuto è stata la vittoria del torneo Avvenire dieci giorni fa.
Le emozioni che ho provato sono veramente tante, il successo nel circolo di “casa” dove avevo tutto il pubblico che tifava per me è stato veramente bello!
Un’altra emozione forte l’ho provata al momento della vittoria ma anche prima della partita, durante la presentazione, l’emozione era diversa, ero agitato, emozionato di giocare davanti ad un pubblico numeroso e giocando in casa volevo fare bene!

Dieci giorni fa, come hai appena citato, hai vinto il torneo Avvenire di Milano, disputando una settimana tennistica di altissimo livello. Raccontaci : Come ti sei sentito alla fine di quella settimana indimenticabile?

Sicuramente è stata una settimana davvero difficile sia mentalmente che fisicamente. Ero contentissimo per la vittoria anche se molto stanco! Penso sia stata una settimana magnifica e sarà impossibile dimenticare questa bellissima esperienza.

Visto che tu ci sei riusciti, dicci come si vince un torneo Avvenire…

Beh questa è una bella domanda!!! Sicuramente il lavoro quotidiano paga sempre, anche se i risultati non arrivano subito bisogna andare avanti a lavorare e credendo in quello che si fa!

Hai detto che ti alleni al Quanta Club di Milano. Descrivila ai nostri fan.

Si, mi alleno al Quanta Club di Milano ma sono tesserato per il Tennis Club Ambrosiano. I miei maestri sono Barbara Rossi e Maurizio Riva.
Il centro è molto bello, ci sono tanti campi su tutte le superfici, una grossa palestra.
È diventata quasi la mia seconda casa, passo molto tempo e ritengo che sia importante allenarsi anche in un centro dove si sta bene.

Quante ore alla settimana ti alleni?

La mia settimana è formata da tre giorni dove mi alleno mattino e pomeriggio: 4 ore di tennis e 2 di atletica e gli altri tre giorni mi alleno solo al pomeriggio e alla mattina vado a scuola.

Oltre al tennis, hai un hobby particolare?

Sono un ragazzo abbastanza riservato. Mi piace ascoltare la musica, giocare a biliardo o alla playstation con mio cugino ed inoltre, a volte, esco con i miei amici anche se non ho molto tempo libero.

Che racchetta utilizzi? E che caratteristiche hai osservato prima di sceglierla per disputare tornei importanti?

La mia racchetta è la Head Radical. Mi piace molto come racchetta, è una racchetta che mi consente di fare bene il mio gioco. È abbastanza semplice ma maneggevole e la consiglio!

Per quanto riguarda il tennis a livello mondiale: secondo te chi è il favorito per la vittoria finale del terzo Slam annuale, cioè Wimbledon?

Sono molto dispiaciuto che Nadal si sia ritirato però spero che Federer possa fare bene e non si sa mai, magari anche vincerlo! Però presumo che sia dura…

Qual é stata la partita più complicata che hai disputato in carriera?

Mah, non saprei sinceramente quale sia stata la partita più difficile, sicuramente in questo torneo ci sono state tante partite difficili anche perché ho giocato contro degli italiani e non sono mai partite facili!

Ultima domanda: Quali sono i tuoi obiettivi per questo 2O16, sei già soddisfatto o aspiri alla vittoria di qualche torneo in particolare?

Penso che non bisogna mai fermarsi, un obiettivo a breve termine è posizionarmi più avanti possibile nei campionati europei a Mosca che disputerò tra 1 mese. Ciao a tutti gli amici di Fare Tennis :-).

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