Beck fa la Giorgi e la Sakkari batte la Schmiedlova

Pubblicato da Costantino Montuori


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Beck fa la Giorgi sparando a tutta, la Sakkari ‘mette nel sacco’ la Schmiedlova

Camila Giorgi sconfitta all'esordio in quel di Stoccarda

Camila Giorgi sconfitta all’esordio in quel di Stoccarda

STOCCARDA/ISTANBUL – La partita delle occasioni sfumate, imperniata sul gioco monocorde e quasi speculare tra tenniste costruite, pallata più pallata meno, sugli stessi fondamentali. Pensiamo possa essere d’accordo con la nostra disamina chi ha assistito al match di lunedì 19 aprile tra Annika Beck e Camila Giorgi. Parliamo, lo avrete capito, del primo turno del Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda in corso di svolgimento su terra rossa indoor nel Baden-Wurttemberg.

La tedesca, da poco gravitante nell’Accademia Cinà dopo essersi allenata a Palermo sotto l’egida dell’ex professionista Francesco Aldi, si è imposta in due set per 6-4, 6-2, superando il primo step nel torneo di casa e staccando il pass per il derbyssimo al cospetto della connazionale Angelique Kerber. Se la giocheranno quest’oggi.

Ieri, la Giorgi, ha messo in mostra meno angoli e meno vincenti del solito, compensati solo in parte da qualche prima in più al servizio, soprattutto nel parziale di apertura. Eppure, negli scambi decisivi, l’italiana si è vista rispondere, colpo su colpo, dalla teutonica, che ha capitalizzato le palle break conquistate più di quanto non abbia fatto la ventiquattrenne marchigiana.

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Ad Istanbul, quasi in contemporanea, la quasi ventunenne Maria Sakkari, promessa del tennis greco, ha regalato la sorpresa di giornata, estromettendo in due soli parziali la testa di serie numero uno, Anna Karolina Schmiedlova. L’allieva di German Puentes è alla quarta vittoria nelle ultime cinque sfide in singolare e, piuttosto di recente, ha sconfitto una come Francesca Schiavone. Sì, proprio quella che, tre giorni fa, ha messo in ambasce Garbine Muguruza, se non altro nel primo parziale del singolo di spareggio contro la Spagna in Fed Cup.

Guardando ai due opposti risultati, quello di Camila Giorgi da un lato e quello di Maria Sakkari dall’altro, ci è venuto da pensare. Al netto del distacco in classifica tra le due e rispetto alla differenze marchiane tra tornei di caratura tecnico-agonistica assai differente, la racchetta ellenica sta provando a dimostrare come possa riuscire laddove la maceratese sta finora mancando. Il riferimento va al salto di qualità, nell’espressione del proprio tennis, che la Sakkari sembra inizi a manifestare, accostandosi al suo best ranking di numero 125 WTA toccato nel 2015 (ora è numero 127).

Nulla contro la Giorgi, anzi, da queste colonne ne abbiamo invocato il progressivo reintegro nel team di Fed. Come che sia, si rimane perplessi rispetto alla mancanza di certi sensibili miglioramenti, che pure ci saremmo attesi da un’atleta del suo potenziale. Prima di assistere all’esplosione definitiva della Sakkari, auspichiamo la consacrazione a più consoni livelli di Camila. Siamo di parte? Certo, teniamo per l’Italia tennistica.

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