Ljubomir Celebic: La Testa è Fondamentale nel Tennis

Pubblicato da Fare Tennis


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Cari lettori di Fare Tennis, quest’oggi abbiamo l’onore di pubblicare l’intervista fatta Lujbomir Celebic, tennista professionista ATP (attuale ranking 628 – best ranking 619),

Ciao Ljubomir, benvenuto su Fare Tennis. Presentati in due parole a tutti i nostri lettori.

“Ciao a tutti i lettori di Fare Tennis. Io sono Lujbomir Celebic, ho 24 anni, sono un tennista professionista montenegrino e la mia classifica ATP attuale è 630 al mondo circa.”

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Bene… Perché hai scelto di intraprendere la carriera a livello professionistico nel tennis e da quanti anni pratichi questo sport?

“Beh, il tennis mi ha dato veramente tanto sin da quando ero bambino… C’è da dire che comunque è uno sport che ho sempre amato perché mi piaceva davvero tanto, sia giocarlo che seguirlo. Praticamente ho iniziato a prendere la mia prima racchetta ed a palleggiare più o meno all’età di 9 anni.”

Quindi giochi praticamente da 15 anni…. Che tipo di giocatore sei? Sei un tennista che preferisce giocare a rete o prediligi un gioco da fondo campo?

“Si, 15 anni di duro lavoro e sacrificio.. ma amo il tennis… Il mio stile di gioco si può definire più da fondo campo, mi piace di più attaccare da lontano per procurarmi il punto decisivo dopo qualche scambio… Scendo a rete solamente in casi di necessità di gioco.”

Hai cambiato il tuo stile di gioco durante gli anni?

“No, praticamente ho da sempre giocato con la stessa strategia di gioco. Chiaramente ho cambiato un po’ di cose durante gli anni, ma come fanno tutti… Ma comunque nulla di stravolgente.”

Che racchetta utilizzi e quali sono le ragioni della scelta?

“La mia racchetta è la Babolat Pure Drive… Gioco da diversi anni con questa racchetta e mi è piaciuta sin da subito… E’ la racchetta che più si addice al mio stile di gioco.”

Invece su quale superficie di gioco preferisci giocare? Preferisci quelle veloci o superfici più lente?

“Diciamo che mi piace molto giocare sulla terra, quindi su campi con superfici più lente. Comunque sia non disdegno neanche le superfici più veloci come quella del cemento, preferibilmente outdoor.”

Qual e’ il torneo al quale hai partecipato che piu’ ricordi con piacere?

“Il torneo che ho vinto l’anno scorso ad Ottobre a Santa Margherita di Pula, in Sardegna, su cemento outoor. E’ stata un’emozione unica e indescrivibile e che spero di rivivere presto.”

Ok Lujbo… Parliamo ora del gioco del tennis in maniera più ampia. Si dice sempre che oltre a star bene fisicamente un tennista deve star bene soprattutto mentalmente… Ma per te quanto conta il fattore mentale in questo sport?

“La testa nel tennis conta tantissimo, per me è la cosa più importante. Puoi essere un grande atleta di grandissimo valore tecnico ma senza il fattore mentale il talento naturale diventa del tutto inutile. I match si vincono più con la testa, chi ha giocato a tennis lo sa benissimo…”

Hai citato il termine “talento”… Ma cosa è per te il talento?

“Il talento è il dono che la natura ti dona… Il talento aiuta molto però bisogna sempre lavorare tanto e tenersi in allenamento per migliorarsi sempre. La testa però è la cosa più importante. Oltre al talento ciò che aiuta a migliorare il proprio gioco è il duro lavoro e senza una forza mentale non si va da nessuna parte.”

Ok, quindi per te la testa è fondamentale. A cosa cerchi quindi di pensare, per caricarti e darti forza, nei momenti di difficoltà che inevitabilmente possono capitare durante una gara?

“Durante l’arco temporale di una gara un punto perso o realizzato può cambiare decisamente lo stato d’animo. In caso di punto perso devi restare comunque tranquillo e pensare sempre in positivo. Mai entrare in ansia o pensare di non potercela fare: nei successivi giochi bisogna lottare punto su punto senza avere la fissazione sul risultato finale.”

Un grandissimo tennista come Roger Federer disse: “È uno sport crudele.Ti trascina per cinque lunghi set in una finale e poi ti lascia sconfitto.“. Lo disse dopo una finale di Wimbledon vinta, ricordando la sconfitta dell’anno precedente. Ma è davvero uno sport cosi crudele il tennis?

“Beh, come fare a contraddire un campione di questo sport come Roger Federer? È vero, il tennis è uno sport molto, molto difficile. Ma io credo che con il duro lavoro e la giusta dedizione si possono raggiungere grandi risultati a prescindere da una singola vittoria o sconfitta.”

Quale colpo è quello che reputi il tuo punto di forza o che comunque senti più tuo?

“Sinceramente non saprei dare una risposta. Se proprio devo sceglierne uno mi piace il mio rovescio a due mani.”

Quale colpo è invece quello che senti meno debole o che dovresti migliorare maggiormente?

“A questa domanda preferisco non rispondere, lascio giudicare gli altri…”

A quale tennista attuale ti ispiri?

“Il mio idolo è l’attuale numero uno ATP Novak Djokovic. Mi ispiro a lui per il mio futuro tennistico.”

Quale tennista del passato ti piaceva veder giocare?

“Tanti. Non so dire soltanto uno, quindi preferisco non dirne nessuno per non dimenticare nessuno. Infatti i campioni del tennis sono stati tantissimi e tutti avevano una qualità che li rendeva speciali.”

Quale tennista giovane con grandi potenzialità vedi in top 10 ATP nei prossimi anni?

“Io vedo come miglior giovani talenti attuali Kyrgios, Coric e Zverev. Secondo me sono i tennisti che potranno contendersi le prime posizioni a livello mondiale nel futuro prossimo.”

Qual’è il tuo hobby oltre al tennis?

“Il Calcio. È lo sport che seguo maggiormente oltre al tennis.”

A che classifica aspiri in questo nuovo anno, il 2016?

“La classifica arriva con il gioco. Darò il massimo in ogni partita vivendo giorno dopo giorno, gara dopo gara. Non mi pongo obiettivi, sono però più che convinto che i risultati arriveranno.”

Ok Lujbo, siamo arrivati al termine di questa intervista. Ti ringrazio per la tua disponibilità e ti auguro un anno pieno di successi.

“Grazie mille, un saluto a tutti i lettori di Fare Tennis.”

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