Citazioni Celebri dei Campioni di Tennis

agassi

Amici tennisti, oggi scriverò alcune curiosità. Qualche frase o episodio detta ed accaduto ad alcuni giocatori di oggi e del passato. Quando dico giocatori, non si offenda il genere femminile, è solo per comodità. E’ implicito che mi rivolgo sempre anche alle tenniste che mi sono sempre piaciute. Qualcuna mi ha fatto perdere anche qualche partita. Ma non facciamo nomi.

Ci sono giocatori che non si riesce a battere. Il pur bravo (e compianto) Vitas Gerulaitis, per anni saldamente al top della classifica mondiale, quando incontrava Bijorn Borg diventava un agnello: non riusciva proprio a giocarci. Perse con lo svedese infatti ben 16 volte di fila. La diciassettesima vinse e alla conferenza stampa dichiarò: “E che serva di lezione a tutti! Nessuno batte Vitas Gerulaitis 17 volte di fila”.

Pete Sampras ha avuto un periodo della carriera che era veramente imbattibile. Molto simpatico l’inglese Tim Henman che dichiarò ad un giornalista dopo aver incontrato Pistol Pete (così era soprannominato Sampras per come tirava forte): “Ho giocato un grande primo punto”. Sampras in  vinse l’incontro  6/0 6/0.

A chi chiese a Borg  se gli capitasse talvolta di aver paura di perdere, lui prontamente rispose: “Se non hai paura di perdere, non meriti di vincere”. Borg era glaciale anche nelle conversazioni oltre che sul campo.

La più bella definizione del gioco del doppio la lessi tanti anni fa su una rivista di tennis americana. La scrisse un grande giocatore di nome Dick Stockton ed era: “Il doppio è un caos ben organizzato“.

Ce ne sono veramente tante di queste storielle e tutte vere. Alcune si leggono altre si vengono a sapere in giro. Nota è quella di Michael Chang, l’attuale coach del giapponese Nishikori. Gran giocatore, famoso per aver servito dal basso in finale al Roland Garros (e fatto il punto) contro Ivan Lendl. Chiedendogli quali sono le debolezze di Sampras, lui rispose che è un pessimo cuoco.

Sampras era una bestia nera per tutti, con un servizio micidiale. Magnus Larsson (che io vidi battere facile Boris Becker a Montecarlo) si espresse così quando gli chiesero come si facesse a togliere il servizio a Sampras: “ Devi avere fortuna, indovinare l’angolo, chiudere gli occhi e sperare che ci sia un Dio. Devi essere religioso per togliere il servizio a Pete Sampras“.

Uno che ci riusciva era Agassi. Grazie anche a suo padre che confidò ad un giocatore: “Se colpisci 2500 palle al giorno, cioè 17.500 alla settimana, cioè un milione di palle all’anno in allenamento, non potrai che diventare il numero uno come Andre”. E se leggete il libro scritto da Andre Agassi, capirete che è storia vera.

Per capire come deve essere concentrato un tennista sempre, anche al di fuori dal campo leggete cosa dice Roger Federer: “I tempi cambiano, mi piace avere delle distrazioni, togliere un po’ la testa dal tennis. Ma alla fine so perchè mi alzo tutte le mattine e perchè vado a letto la sera: è per giocare a tennis. Non mi sono mai lasciato influenzare dalla gente che ho incontrato sulla mia strada. La grande priorità rimane il tennis“.

Paolo Bertolucci, mio grande amico, contro il quale persi nei quarti ai campionati italiani juniores a Firenze, ha scritto: “Nel tennis capitano le giornate eccezionali, quelle in cui sei baciato dall’ispirazione e ti senti invincibile. Ti riesce tutto e la palla va sempre dove vuoi tu. La dirigi, la telecomandi e lei pare enorme. Sembra muoversi lenta. E tu sei lì, ad aspettarla, prima che arrivi. Non puoi mancare all’appuntamento. Non puoi sbagliare. Lo senti dentro“. Posso testimoniare che è proprio così. A me è successo sicuramente meno volte che a lui. Infatti lui ha vinto la Coppa Davis oltre a diversi tornei del circuito tra cui Amburgo.

Riguardo alla visione della pallina grande c’è una citazione anche di Nadal che risponde così ad un giornalista: “Non puoi fare molto quando il miglior giocatore della storia (Roger Federer) vede la pallina grande come un pallone da calcio e la colpisce con la forza, la precisione e l’intensità di un laser“.

Un ultima cosa che riguarda un grande giocatore di doppio, forse il più grande. Peter Fleming un giorno, quando gli chiesero quale fosse secondo lui la coppia di doppio più forte al mondo (lui era il compagno di McEnroe), rispose con tantissima modestia, la miglior coppia di doppisti al mondo è Jhon McEnroe con chiunque altro.

Bene, credo di avervi annoiato abbastanza. Se non è stato così, di aneddoti ce ne sono un’infinità e, se lo richiedete, scriverò un altro articolo che riguarda soprattutto le donne.

Buon tennis a tutti e ricordatevi, c’è il campione a tutti i livelli: nel circolo, nella vostra categoria, in provincia, in regione ecc… Allenatevi è la parola d’ordine.

Un vecchio maestro

Franco
Ex giocatore di prima categoria. Maestro nazionale dal 1980 diplomato alla Scuola Nazionale Maestri del Foro Italico. Ho iniziato ad Alessandria insieme a Barazzutti e Lombardi.

In attività agonistica tesserato per Canottieri Tanaro, T.C. Monviso, Fleming, T.C. Triestino, T.C. Udine, Le Pleiadi, Canottieri Roma, T.C. Milano, Motonautica Pavia.

Scudetto Campionati di terza cat. doppio m. 1972, Finalista Coppa Croce con il Lancia Team, scudetto terza cat. Doppio maschile e misto 1984, titolo over 45 doppio maschile, titolo campionati over 50 e over 55 a squadre con Canottieri Roma, Titolo A.I.V.A.T. per 4 volte.

Lavorato con Jhon Newcombe, Victor Crotta. Responsabile under 14 in Piemonte per 12 anni.