I Fuoriclasse Spesso non Vincono

tennis-tempo

Salve a tutti gli amici tennisti.

Voglio fare una classifica molto personale su chi mi ha emozionato di più da quando guardo giocare a tennis. E’ una classifica che non rispecchia assolutamente quella raggiunta da ogni atleta ma quello che ho provato io vedendo giocare alcuni tennisti sia dal vivo che in televisione che avendoci giocato contro.

Inizio da quando ero piccolo.

Ho avuto la fortuna di vedere al Tennis Club Sanremo di corso Matuzia un giocatore che poi avrebbe ispirato per tutta la vita il mio modo di giocare: Pancho Segura. Bimane sia di dritto che di rovescio. Ecuadorenio dotato di un gioco di gambe impressionante. Kramer disse che, secondo lui, aveva il più bel dritto di tutti i tempi.

Sempre a Sanremo vidi giocare un tennista che, più che le sue qualità tennistiche, mi impressionò la sua altezza e la forza con cui tirava il servizio. Si chiamava Orlando Sirola e giocava in coppia con Nicola Pietrangeli. Ancora ora si discute su chi fosse il punto di forza della coppia.

Nicola Pietrangeli lo vidi giocare a Genova in Coppa Davis. Non avevo visto mai giocare così bene a tennis. Ebbi la fortuna di conoscerlo e giocarci a lungo insieme durante una delle prime pubblicità della FILA. Quando, da piccoli, Corrado Barazzutti ed io lo vedevamo giocare in televisione, appena finito, andavamo in campo a provare i suoi colpi.

Beppe Merlo, il più curioso e furbo giocatore che abbia mai visto. Giocava ai tempi di Pietrangeli che battè in 5 set nel ’56 per diventare numero uno d’Italia. Vinse con campioni incredibili pur giocando con un servizio al limite del ridicolo ed impugnando la racchetta di dritto a metà impugnatura. Gran rovescio a due mani (uno dei primi che si vedevano in circolazione).

Adriano Panatta, lo ricordo molto bene perchè, quando feci uno dei miei primi tornei da ragazzino a Cesenatico, prima di entrare nel club, lo vidi e dissi a mia madre, che mi accompagnava: “torniamo a casa”. Per fortuna non giocavano tutti come lui e qualche turno lo vinsi. Persi contro di lui 6/3 6/1 giocando molto bene. Era bellissimo in tutti i colpi. Non avevo mai visto giocare un bambino così bene. Un angelo su un campo da tennis.

Paolo Bertolucci in doppio era formidabile. La più bella risposta di rovescio da destra dell’epoca. In coppia con Adriano erano quasi imbattibili. Secondo me molti doppi li hanno vinti grazie a lui. Persi contro Paolo nei quarti di finale ai campionati italiani juniores a Firenze. Vinse lui il titolo, grazie al fatto che ormai Panatta giocava solo gare open.

Venendo ai giorni nostri, nell’ultimo ventennio, lasciando perdere i top seeding, The Magician Fabrice Santoro, nato a Thaiti nel 72, tennista francese, credo che abbia fatto impazzire i giocatori della sua generazione con un gioco bimane ricco di fantasia e invenzioni. Ha vinto 2 Australian Open e gli Internazionali d’Italia in doppio con Llodra.

Unico giocatore al mondo ad aver disputato i 4 tornei del grande slam in 4 diverse decadi. Il primo fu il Roland Garros nel 1989. Consiglio i lettori di andare a veder qualche spezzone su youtube.

Jaime Yzaga, giocatore peruviano del ’67, alto 170 cm. per 70 Kg. Meraviglioso il suo rovescio. Grandissimo talento. Famosissima la sua vittoria contro Pete Sampras al 5° set agli U.S. Open del 1994. Lo vidi giocare ad Alessandria nel torneo ITF under 18 che organizzai nel circolo dove insegnavo.

Alexandr Dolgopolov invece lo vidi giocare, sempre all’Alessandria Challenger che organizzai nel 2008. Era giovanissimo e perse nei quarti contro il nostro Paolo Lorenzi che vinse poi il suo primo Challenger. Dolgopolov è un avversario che è meglio evitare per chiunque. Anche perchè non si sa come si sveglia. Talvolta “scioglie” ma altre, col suo gioco infuocato, con cambiamenti di ritmo improvvisi ed una delle migliori smorzate di tutti i tempi, può permettersi di battere chiunque. In Ucraina è quasi sconosciuto.

A questo punto, inviterei tutti i lettori a suggerire dei giocatori, che non siano arrivati tra i primi del mondo, che li hanno emozionati. Sia maschi che femmine.

Vorrei ricordare a tutti che, se volete andare a vedere tornei importanti, prenotate i biglietti nei primi due giorni. Vedrete giocare delle meraviglie che, magari perdono per diversi motivi, ma che vi stupiranno. Come spesso accade chi gioca un tennis splendido e rischioso, non arriva alla fine del torneo.

Chi ha talento e fa cose che gli altri non provano a fare, quasi sempre poi perdono. Tranne l’eccezione che conferma la regola: Roger Federer. Il tennis è semplice. Tira la palla al di là della rete una volta in più. Il bel colpo non vale doppio.

Buon tennis a tutti da un vecchio maestro.

Franco
Ex giocatore di prima categoria. Maestro nazionale dal 1980 diplomato alla Scuola Nazionale Maestri del Foro Italico. Ho iniziato ad Alessandria insieme a Barazzutti e Lombardi.

In attività agonistica tesserato per Canottieri Tanaro, T.C. Monviso, Fleming, T.C. Triestino, T.C. Udine, Le Pleiadi, Canottieri Roma, T.C. Milano, Motonautica Pavia.

Scudetto Campionati di terza cat. doppio m. 1972, Finalista Coppa Croce con il Lancia Team, scudetto terza cat. Doppio maschile e misto 1984, titolo over 45 doppio maschile, titolo campionati over 50 e over 55 a squadre con Canottieri Roma, Titolo A.I.V.A.T. per 4 volte.

Lavorato con Jhon Newcombe, Victor Crotta. Responsabile under 14 in Piemonte per 12 anni.