Perché Guardare la Pallina?

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Amici esperti e meno esperti ben ritrovati.

In questo articolo leggerete alcuni suggerimenti che, solo poi provandoli in campo, vi renderete conto che sono da mettere nel vostro bagaglio tecnico.

Quando andate in campo per giocare una partita di torneo o di allenamento, o semplicemente una seduta di allenamento, prendete le palle in mano, guardatele, tastate la pressione e, andando verso la riga di fondo campo, fate alcuni palleggi per terra. D’ora in avanti la vostra mano sarà il piatto corde quindi dovete sapere se andrete a colpire palle nuove, usate, molli, molto dure ecc.

Cominciate un palleggio cercando di tirare piano, quasi senza rotazione muovendovi come al solito anche dopo aver colpito. Concentratevi soprattutto a guardare con attenzione la palla fino a che non tocca le vostre corde. Seguite la traiettoria senza distrarvi e procedete a guardarla dal momento in cui esce dalle corde del vostro avversario. Quando la palla è sopra la rete, comincerete ad avere delle indicazioni molto importanti in base alle quali dovete reagire di conseguenza. Quanto è alta la palla sulla rete? Mi arriverà sulla parte destra o sinistra? E’ carica di rotazione?

In base alle indicazioni, per prima cosa dobbiamo cominciare ad aprire di dritto o di rovescio ad una velocità rapportata a quella della palla: più alta sarà la velocità della palla, più rapidamente comincerò a ruotare le spalle ed a muovere i miei piedi per trovare una posizione ottimale. Continuate a concentrarvi sulla visione della palla ed iniziate a fare attenzione anche alla visione periferica. Cosa vuol dire? Dovete avere la massima accortezza a non farvi sfuggire nulla di quanto succede in campo. Una visione periferica della posizione in campo del votro avversario è basilare. Alcuni giocatori hanno l’abitudine di venire a rete all’improvviso. Se dormite, gli farete fare una volèe molto facile. State “in campana” e vi accorgete di quanto sta accadendo, gli fornirete una palla bassa e “scomoda” oppure un bel pallonetto alto. L’importante è mantenere lucidità e visione globale del campo.

Alcuni (i picchiatori di dritto in special modo), quando si accorgono che noi insistiamo molto sul loro rovescio debole, si spostano ancora prima che noi colpiamo per rifiutarlo ed andare a colpire col diritto.

Correte ai ripari, quando vedete, con la “coda dell’occhio” che questo accade, rifilategli un bel colpo sul suo dritto. Deve sapere che noi siamo attenti e non può quindi scoprirsi più di tanto.

Quando rispondete al servizio è ancora più importante che guardiate la palla da quando parte dalla racchetta del vostro avversario. I giocatori esperti, in base ad alcuni fattori che non sto a spiegarvi altrimenti vi incasinate, sanno già dove il giocatore avversario indirizzerà il colpo ancor prima che tocchi la palla con le corde. Sarebbe inspiegabile che i campioni  rispondano a saette che viaggiano a 200 Km. orari se il loro occhio non fosse abituato ad una grande attenzione.

Anche nella risposta, occhio a dove passa sulla rete! Non andate ad osservarla solo dopo che rimbalza, magari sperando che sia fuori. Poca apertura, tanta velocità di piedi e polso solido.

Ora, forza ragazzi, andate in campo e…”occhio alla palla”!

Buon gioco.

Franco
Ex giocatore di prima categoria. Maestro nazionale dal 1980 diplomato alla Scuola Nazionale Maestri del Foro Italico. Ho iniziato ad Alessandria insieme a Barazzutti e Lombardi.

In attività agonistica tesserato per Canottieri Tanaro, T.C. Monviso, Fleming, T.C. Triestino, T.C. Udine, Le Pleiadi, Canottieri Roma, T.C. Milano, Motonautica Pavia.

Scudetto Campionati di terza cat. doppio m. 1972, Finalista Coppa Croce con il Lancia Team, scudetto terza cat. Doppio maschile e misto 1984, titolo over 45 doppio maschile, titolo campionati over 50 e over 55 a squadre con Canottieri Roma, Titolo A.I.V.A.T. per 4 volte.

Lavorato con Jhon Newcombe, Victor Crotta. Responsabile under 14 in Piemonte per 12 anni.