Il Tennis in Paradiso

Pubblicato da Giovanni Carnaroli


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Quando la persona si fa anima

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Ho sognato che ero morto! Porca miseria, così su due piedi ero trapassato! La morte non avvisa, avevo una settimana piena di incontri di tennis, le mie solite due ore giornaliere ed adesso stop, tutto finito? Neanche per idea, mi ritrovo leggero come un grissino, io in realtà ero magro anche da vivo ma non so se anche i grassi quando muoiono diventano leggeri! Toccherebbe chiederlo ai morti da un po’ di tempo, io sono appena morto, sono un morto ignorante! Qui da morto il tempo non c’è più, c’è l’eternità, ho visto che quando muori ti tolgono l’orologio, tanto non serve più, un po’ come in carcere, tanto anche li devi rimanere chiuso, non ti serve! Sono contento che hanno rispettato le mie volontà, volevo essere vestito con una tuta da tennis e con una racchetta vicino a me per il viaggio nell’aldilà! E così è stato! Sono dispiaciuto di essere morto, però ho vissuto abbastanza, ho avuto le mie soddisfazioni, ho avuto una bella e buona moglie, tre figli amatissimi, ho avuto anche i miei rimpianti, non ho avuto in vita ne’ sorelle ne’ figlie, ho avuto poi anche grandi dispiaceri come quello di aver perduto mio padre da bambino e non è una piccola cosa! Peccato, mi sa che sarebbe stato bello avere da bambino e da ragazzo un padre, gli altri ce l’avevano, io no! È morto, se ne è andato e non era ora ancora! Lo dico perché mi ricordo il dolore di mia madre stampato per sempre sul suo bel viso!

Aldilà

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Sono morto e mi è toccato morire con un grande rimpianto e un grande interrogativo – Dio dov’eri quando ti ho chiesto aiuto prima? – Eppoi perché non mi hai risposto come se non ci fossi! – Ti volevo chiedere, perché se ci sei c’è il male, il dolore nel mondo? Perché, se fai i miracoli, non crei un mondo di santi e un mondo di bene? – Ma tu Dio non hai risposto neanche a mia cugina, morta di cancro in età non sospetta, non ti ricordi che ti aveva gridato sul letto di morte – Dio, perché proprio io? -. E ma siccome io sono della Vergine, come segno zodiacale, anche da morto non smetterò di cercarti e di parlarti, almeno da morto mi devi ricevere! Dicono anche che prima di morire rivedi il film di tutta la tua vita, beh con me non è stato così, io sono morto e basta!

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Ma mi ritrovo in mano una racchetta da tennis, l’avevo lasciato detto e me la sono ritrovata tra le mani, ora mi trovo in fila con tanti altri morti ignoranti (cioè deceduti da poco) perché tutti chiedono di ascendere verso il paradiso! Mi muovo anch’io per la direzione del paradiso ma ci sono delle selezioni: per primi saliranno su i cattolici, i cristiani, poi ci sono laici che però devono avere la fedina penale pulita! Siamo tutti vestiti con una tunica bianca, scalzi ma non è difficile camminare perché qui non siamo sulla terra e non so come si chiama questa cosa che calpestiamo con i piedi, non so, sembra pongo, anche perché dove camminiamo resta l’impronta dei nostri piedi impressa qui sotto!! Tutte queste, stavo per dire persone ma siamo morti e pure ignoranti dunque ci dovremmo chiamare anime! Ecco una cosa che capita quando sei morto è che non solo perdi peso, diventi trasparente, diafano ma non sai neanche come ti devi definire! Laggiù, nel mondo, quando non ti conoscevano, intanto ti chiamavano persona e poi ti davano un numero e ti mettevano magari in ordine di età o in ordine d’ altezza! Ma qui da morto le “anime” non hanno più età perché la morte “livella” tutti (direbbe Totò) e queste anime sono tutte alte alla stessa maniera!!

Vedo tuttavia che non solo io ho questa racchetta in mano!!! Ho una gran voglia di andare in paradiso, sono figlio di cattolici, ho vissuto da laico ma molto rispettoso delle altrui confessioni religiose, mai ho avuto idee razziste e mi sono sempre comportato in modo garbato, gentile e socievole, insomma me lo merito il paradiso!! Comunque tocca aspettare ed io aspetto, ero già abituato ad aspettare anche da vivo! Da vivo ho aspettato per diventare grande, ho aspettato per trovare l’amore, ho aspettato per avere i figli, ho aspettato prima di fare e dire cose di cui poi mi sarei dovuto pentire, ho aspettato per morire e dunque adesso aspetto da morto con la mia racchetta da tennis! Finalmente qualcosa si muove, i cattolici ho scoperto che hanno lo sponsor del Vaticano, “e va buon” ci sta, son cattolici e fans di Papa Francesco, è normale, come è normale che un romanista sia fans di Totti! Comunque sono pronti stanno salendo su due astronavi, vedo che come hostess ci sono degli angeli alati, l’astronave è enorme, di forma circolare, di un colore più bianco della farina! Non c’è un pilota, Dio “telepilota” in paradiso! In un attimo le astronavi stracolme di anime di cattolici spariscono nel più completo silenzio! Stupefacente per un morto ignorante vedere sparire i mezzi a folle velocità nel più totale silenzio! E già ma qui l’eternità azzera il buon senso, la legge della fisica e della gravità! Mi sono accorto che se voglio cadere non cado o non precipito, insomma non mi piego e non mi rompo come quei giunchi che si flettono ma mai si rompono di cui parlava Dante nella Divina Commedia! Chissà perché da anima non posso cadere! Ma forse perché siamo morti e dunque siamo già caduti dalla terra!!!

Caspita ma allora anche da anima posso ragionare, si ma non posso cadere! Ma a me sta bene così io voglio ascendere, salire, mica cadere e sono contento che posso ragionare anche da anima perché ho quella domandina da fare a Dio!!! Se mai lo incontrerò! Ecco che arriva un’altra astronave più piccola di un colore meno bianco, l’astronave si ferma e la portiera si apre e sulla scalinata compaiono due angeli che si tolgono le ali in segno di rispetto verso i laici meritevoli che devono essere trasportati! Non sapevo che si potevano usare queste “creanze” anche da morti! Andammo su e fummo trasportati! In un baleno fummo alla porta del paradiso! Qui è tutto un colore celeste e rosa, ma proprio tutto, non avrei mai creduto che ci fosse il rispetto dei sessi anche da morto! C’è un cartello enorme rosa e azzurro con la scritta: – Oasi dell’eternità – .

Un’altra cosa che mi ha stupito è che anche da morto le anime continuano a parlare la loro lingua! Immaginate che babele, centinaia di lingue e dialetti parlate da anime che venivano chissà da dove! È più semplice del previsto, entri e nessuno ti chiede nulla, non è come sulla terra dove umani respingono altri umani in barcone! Quel che mi meraviglia è il posto, enorme, tutto aperto e le anime si fanno compagnia tra loro, certamente per primo le anime confabulano con altre che parlano la stessa lingua ma se vuoi parlare con anime di lingua diversa non c’è problema, infatti immediatamente alzi lo sguardo in alto e compare in automatico la traduzione nella tua lingua dell’anima con la quale stai parlando! Le anime non mangiano, siamo fatti d’aria, non bevono, semplicemente stanno! Non si affaticano, non conoscono sosta, quel che vogliono fanno: oggi, domani, sempre!

Comunque tra i laici, numerosi hanno portato qualcosa con loro dalla terra, vedo alcune anime con gli oggetti più disparati ma ci sono anche altre anime con una racchetta da tennis! Ho conosciuto una anima con la racchetta, dice che è una anima pallettara, l’ho sfidata, ci muoviamo a cercare un campo! Qui lo spazio è immenso, non è come sulla terra dove ognuno dice che quella cosa è sua, che l’ha pagata, ecc… Qui “omnia bona communia sunt”, è tutto in comune, tutto è di tutti! Ma guarda un po’, uno passa 65 anni sulla terra a studiare il Capitale di Karl Marx e a simpatizzare per il comunismo poi vede il fallimento del comunismo sulla terra e viene qui in paradiso e qui cosa trova? Il comunismo!! Il comunismo esiste solo in paradiso! Ma per questa cosa posso dire che valeva la pena quasi di morire!!! Non si finisce mai di imparare, neanche da morti! Qui nessuno ti puo’ “fregare” i soldi, qui non ci sono i soldi! Qui c’è il paradiso popolato da anime comuniste! Mi riprendo dallo shock e constato che ormai sono un morto colto non più un morto ignorante! In questo spazio immenso ma dove sono i luoghi ove si desidera andare? E mi chiederete come ci si sposta e come si trovano i luoghi adatti a fare ciò che vuoi? Semplice, ci si sposta con le ali , cioè quando decidi dove andare e per fare cosa ti spuntano le ali più o meno grandi a seconda della bisogna, se magari il posto è più lontano allora ti ritroverai con ali più grandi e così via! Poi per sapere dove sono i luoghi ove vuoi andare basta alzare lo sguardo in alto e nello sfondo dell’infinito c’è l’indicazione!

Tennis club “Paradise”

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Andiamo con la mia amica anima pallettara a cercare i campi da tennis! Trovata l’indicazione nel modo sovra citato arriviamo al tennis club Paradise! “Lingua mortal non dice” quel che ho visto! Il club” tennis Paradise” aveva una moltitudine di campi d’aria azzurra ma che diventavano di aria color rosa se le anime che lo frequentavano erano state da vive femmine!! Che roba! Sulla terra non c’era questa “figata” (Dio, mi perdonerai sta parola!), lì c’erano solo campi da tennis di terra rossa! Invece qui ci sono campi da tennis d’aria! Le palle sono d’aria, le anime che giocano sono d’aria, naturalmente pure le racchette d’aria imbottite! Ma quello che era stupefacente era il fatto che i campi sono uno sopra l’altro, disposti in altezza e per salire al campo 4 o 5 c’è l’ascensore alato che ti porta su.

Ah, una cosa mi sono dimenticato di dire, che alle anime tenniste qui al club Paradise spuntano le ali a mo’ di racchetta e questo solo negli ultimi tempi, mi hanno detto! Così anche in paradiso il tennis diventa più veloce come è successo sulla terra! Ma che spettacolo questi campi uno sopra l’altro in altezza, noi scegliamo il primo così ci illudiamo di stare ancora sulla terra!! Allora entriamo in questo campo fatto d’aria, anche noi siamo fatti d’aria, le palline fatte d’aria bianca non gialla come sulla terra, le racchette d’aria e noi anime ci muoveremo con queste ali a mo’ di racchetta per creare quella sinergia che renderà lo spostamento repentino!

Una cosa che mi ha molto meravigliato è che è tutta azzurra l’aria, il campo ecc… Ma le righe del campo sono rosse! Si perché qui in paradiso sono comunisti mica da ridere! Quando sono entrato in paradiso all’inizio mi aveva colpito una scritta colossale che così recitava: – Anime di tutte le lingue unitevi – eppoi due gigantografie messe insieme Dio e Marx e sotto al posto della falce e martello c’era istoriato martello e rosario! Incredibile, tocca morire per sapere la verità! Dio e Marx sono la stessa cosa!!! E dire che sulla terra ci avevano insegnato che quei due non potevano stare insieme! Allora non è vero che “la storia è maestra di vita”! Mi accorgo che sono morto da poco ma ormai sono un morto colto ma molto colto!!! Forse erano questi i segreti che non si potevano divulgare, ecco perché ai morti non è consentito di ritornare sulla terra ed ecco perché i morti non possono parlare! Allora la storia della reincarnazione? Tutta una balla? Ma allora i preti sulla terra chi sono in realtà? Che ci stanno a fare? A che servono veramente? La religione a che serve se è tutta una invenzione? Voi laggiù che siete vivi, svegliatevi! Si, mi rendo conto un morto che dice ai vivi, – Svegliatevi – è paradossale ma… Ma così va il mondo, pardon, il paradiso, volevo dire!

Insomma entriamo in questo campo si cammina sull’aria, com’è? Voi mortali non lo potete sapere, beh diciamo che non è come camminare sulla sabbia, e quindi com’è? Non ve lo dico, questo è un segreto da morto. Tiro questa palla d’aria, a proposito, la palla d’aria non si arrota, non prende l’effetto, Nadal sappi che qui in paradiso tu devi cambiare impugnatura e giocare piatto! Che è come dire al diavolo che deve diventare santo! Bisogna assumere una presa “a martello”, mi raccomando non a “falce e martello” sennò sarebbe sconveniente! Con questa presa tiri il colpo, la palla d’aria scagliata va dall’altra parte e quando tocca “terra”, pardon, “paradiso” non lascia traccia ma non puoi rubare il punto sennò ti mandano all’inferno! Non è come sulla terra dove se rubi non ti succede quasi nulla! Qui con Marx è Dio e non puoi cavartela! Durante lo scambio non è ammesso urlare o accompagnare con nessun verso la palla! La Sharapova è avvisata, qui giocherebbe muta! Vi immaginate sulla terra la Sharapova che gioca senza urlare? Sarebbe come immaginare di partorire cantando Vasco Rossi!!!

Qui da anime non si beve e non si suda, vi immaginate Nadal che gioca sulla terra che non suda, che non si ”smutanda”, che non attua quei sette tic prima di battere, che non sibila? Sarebbe come dire che l’acqua non bagna! Poi siccome il campo è d’aria si gioca così in educazione e in concordia, come dicevano anche sulla terra, “ex concordia felicitas”, anzi a Fano dicevano così! Non si vince niente, anzi qui nel tennis è ammesso anche il pareggio! Sai com’è qui, è tutto speciale!!! Dopo la partita abbiamo parlato di come eravamo sulla terra con le nostre famiglie, con i nostri cari, con le nostre esperienze! Insomma in paradiso c’è il comunismo e le anime parlano di quando erano umani e delle umane sensazioni, delle umane emozioni!

Ricordo della famiglia

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Alla mia famiglia ho dedicato solo tutto, non mi è rimasto difficile, anzi lo ritengo “una cosa buona e giusta” come dicono i preti a messa! È una cosa normale, cosa c’è di più importante della famiglia? Niente, dunque non c’è da sentirsi eroi; viviamo in un periodo strano dove l’egoismo è il sentimento prevalente e un atto di solidarietà e di umanità sono visti come un atto di eroismo! Ai miei familiari anche da quassù voglio dire alcune cose; a te Norica, ti ho voluto tanto bene, sei stata una grande donna per me e per i miei benedetti figli! Abbandonata da tuo padre ma accolta da me, ti ho tanto amato quanto rispettato: la tua seduzione è stata la discrezione, un’arma particolare specie oggi in epoca di grassa ignoranza, pacchianeria ed ostentazione. Ti amo anche da quassù, si, ormai da morto-colto ho capito che noi anime, pur fatte d’aria siamo capaci non solo di continuare a parlare la nostra lingua ma anche di amare, si, io ti amo anche da quassù!

Ai miei tre figli poi dico: Nicola, sei stato il primo figlio, dieci anni ti ho aspettato, per dieci anni non eravamo pronti, ti volevo chiamare Ion, niente da fare, mamma ha deciso Nicola e Nicola sei stato. Il nome che tua madre ti ha voluto dare era anche il nome di suo padre che l’aveva abbandonata! Non è straordinario tutto ciò? E’ un atto nobile, è un atto d’amore eccezionale, pensa quanto grande è stato l’atteggiamento di rispondere ad un atto di indifferenza con un atto d’amore!!! E’ stato un atto d’amore duplice. Che forza hanno le donne, e loro sarebbero “il sesso debole”? Loro creano, loro nominano l’universo e dire che gli uomini passano la vita a credere di dominare e di comandare e se gli uomini fanno le donne creano! A Lorenzo dico, sei il figlio di mezzo e se fossi nato in epoca passata niente avresti ereditato per la legge del maggiorascato, sei nato nel millenovecentottantanove (1989), un anno storico tu nascevi e cadeva il muro di Berlino! Duecento anni prima era scoppiata la rivoluzione francese, era il millesettecentottantanove (1789), lì cadevano teste e non muri, vero Robespierre? Sei nato equidistante, stai al centro, spostati, agisci, traccia il tuo solco! Ti volevo chiamare Silvio, niente da fare mamma ha deciso Lorenzo e Lorenzo sei stato. A Dario, l’ultimo nato dico, ti volevo chiamare Livio, niente da fare mamma ha deciso Dario e Dario sei stato! Dario, tu sei troppo giovane e il mondo è troppo vecchio per te, dunque quel che ti dicevo l’hai sempre visto come una critica! Invece era una mia attenzione, mi prendevo cura di te e tu non l’hai mai capito. Che scontri, anche aspri!

Mia amata moglie, hai sempre rappresentato un punto di vista alternativo al mio (forse per questo c’è il detto ”moglie e buoi dei paesi tuoi?”) ma alla fine c’è sempre stata una integrazione ma per quanto riguarda la storia dei nomi ai figli forse al posto dell’integrazione c’è stata usurpazione? Cara moglie te l’ho detto da quassù da anima perché se te lo avessi detto sulla terra da persona avrei pagato dazio! Ma sappi che non l’ho fatto per codardaggine o debolezza ma per tolleranza; ecco uno dei privilegi di essere morto, sei morto che altro ti può succedere? Sei lontano (moglie, si fa per scherzare! Si, lo so la verità si dice scherzando? “E va buon!”).

Adesso vado a trovare Romeo, il mio babbo e Antonia, mia madre. Loro stanno quassù da un po’, non vedo l’ora di trovarli e di rivederli. Spero solo che non mi chiedano: – Come va? – O come stai? – piuttosto che mi dicano: – Giovanni, hai portato la racchetta?-.

Buona vita e buon tennis umani,
con un rimpianto, ma anche con un sorriso
prof. Giovanni Carnaroli

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